Il buono stato di un impianto elettrico è spesso sottovalutato fino a che non appaiono i primi segni che ne implicano il normale utilizzo, diventando inoltre un serio problema per la sicurezza degli utenti. Scopri con C.R. Impianti quali sono i campanelli d’allarme che avvisano della necessità di rifare l’impianto elettrico della propria unità abitativa, condominio o ufficio, quanto tempo ci vuole per la sua manutenzione o ristrutturazione totale e la forbice di costi implicata.
Campanelli d’allarme per un impianto elettrico malfunzionante
Sicurezza dell’impianto elettrico che non deve essere garantita solo al momento dell’installazione e messa in funzione, ma anche durante i controlli periodici, utili a osservare quali parti richiedono sostituzione immediata. Check-up di routine che permettono di evidenziare i più diffusi campanelli d’allarme di un impianto elettrico che non funziona più a dovere, come il continuo saltare del contatore o l’avvertimento di un odore di plastica bruciata. Non da meno il notare scintille all’inserimento di una presa in corrente. In genere un impianto elettrico ben progettato e realizzato dura in media dai 15 ai 20 anni, anche se al giorno d’oggi, il maggiore sfruttamento che in passato, implica la riduzione del tempo necessario tra una manutenzione e l’altra. Si consiglia di programmare il rifacimento dell’impianto elettrico del proprio stabile abitativo, quando già si deve predisporre una ristrutturazione importante dell’edificio.
Rifacimento o manutenzione dell’impianto elettrico: come capire quale delle due è necessaria
Rifacimento di un impianto elettrico e manutenzione sono interventi di natura diversa che implicano in egual maniera una mole di lavoro differente. La scelta su quale delle due attività intraprendere, deve essere fatta con l’aiuto di un esperto in materia di impiantistica elettrica, come il team tecnico di C.R. Impianti. Ecco le principali differenze tra le due operazioni edilizie.
Si parla di rifacimento di un impianto elettrico quando la sostituzione delle componenti in circuito (cavi elettrici, tubi e dorsali) è totale. I pezzi inseriti di nuova fattura sono in genere più performanti e in grado di rispettare le nuove normative di risparmio energetico. Il rifacimento totale di un impianto elettrico è sicuramente la scelta più costosa, perché prevede di intervenire con opere murarie invasive, ma la più gettonata quando si tratta di rinnovare impianti con oltre 20/25 anni di esistenza. Al contrario, la sola manutenzione di un impianto elettrico implica il cambiamento di alcune parti dell’impianto originario che rimane comunque lo stesso nella sua gran parte. Lo scopo in questo caso è quello di migliorare funzionalità e resa elettrica del circuito, sostituendo solo i pezzi usurati.
Quanto costa compiere dei lavori sull’impianto elettrico del proprio condominio o ufficio
Che sia da sostituire in alcune sue parti oppure da rifare completamente, compiere dei lavori sul proprio impianto elettrico è abbastanza costoso anche se è possibile detrarre fiscalmente le spese sostenute, grazie all’impatto del nuovo Bonus Impianto Elettrico 2022. L’investimento necessario al rifacimento dell’impianto elettrico varia in base alla tipologia e qualità dei materiali utilizzati, alle dimensioni in metri quadri dello stesso e sulle quali intervenire, alla potenza richiesta in kW e ad eventuali opere murarie di demolizione e ricostruzione. In genere la forbice dei prezzi per il rifacimento di un impianto elettrico oscilla tra i 70 e 90 euro al mq. Di fronte alla voglia e necessità di rifare il proprio impianto elettrico, è importantissimo richiedere l’intervento di un’impresa professionista come C.R. Impianti, in grado di rilasciare per i lavori svolti la certificazione di conformità che attesta la messa a norma dello stesso. Si tratta di un documento indispensabile per l’accesso alle detrazioni fiscali.