Tra i numerosi servizi di impiantistica elettrica, fiore all’occhiello dell’attività di C.R. Impianti, anche la progettazione, messa in posa e manutenzione di impianti di videosorveglianza, antintrusione e controllo accessi, seguendo quelle che sono le innovazioni di settore. Ecco la principale differenza tra i tre differenti sistemi di sicurezza, sempre più richiesti all’interno del settore residenziale e alberghiero, ma anche in quello industriale e commerciale.
Che cos’è un impianto di videosorveglianza
Un sistema di allarme e videosorveglianza è quello che serve per la sicurezza delle proprie quattro mura o dell’attività commerciale, capace di allertare con immediatezza di fronte a tentativi di furto e intrusione. Questo tipo di impianto utilizza un mix di telecamere e monitor per controllare ambienti e aree anche da remoto, consentendo di visualizzare immagini in tempo reale o registrate, per individuare eventuali intrusioni e organizzare l’intervento tempestivo del personale addetto. I più moderni impianti di telecamere di videosorveglianza consentono oggi anche il collegamento diretto con l’impianto di allarme, per una protezione a 360 gradi del proprio domicilio. Per garantire il meglio della sicurezza, è necessario inoltre che l’impianto di videosorveglianza e le sue componenti siano professionali, pronti per essere installati nelle aree più strategiche oppure vulnerabili dell’immobile. Ad oggi esistono due differenti tipologie di impianti di videosorveglianza in base al loro collegamento e messa in funzione. Sono filari quelli cablati e “nascosti” all’interno di muri, sotto il pavimento o dietro il battiscopa. Sono invece senza fili quelli che, grazie alle nuove tecnologie, si possono collegare senza cavi per una maggiore sicurezza, modernità e innovazione. La loro installazione non richiede inoltre opere murarie.
Che cosa si intende con impianto antintrusione e di controllo accessi
Se da un lato, gli innovativi impianti antintrusione sono appositi sistemi di allarme che segnalano un’intrusione non autorizzata all’interno dell’edificio o comunque di un’area residenziale o commerciale protetta. D’altro canto, gli impianti per il controllo accessi impediscono l’accesso a particolari aree interne ad un edificio, se non presenti particolari requisiti quali codici, badge o tratti biometrici. Proprio come suggerisce quest’ultimo termine, il progresso in campo di impiantistica elettrica e di dispositivi per la videosorveglianza e il controllo degli accessi, ha permesso l’arrivo sul mercato di innovative apparecchiature a stampo biometrico, capaci di consentire l’accesso tramite la memorizzazione di importanti tratti somatici come la lettura dell’iride, dell’impronta digitale o ancora la scansione del volto. In generale, fare riferimento a sistemi per il controllo degli accessi, significa guardare a particolari dispositivi di lettura e sicurezza direttamente collegati ad una centrale di controllo con il compito di verificare la presenza dei criteri richiesti. Riconosciuto l’utente come autorizzato, il sistema per il controllo accessi, abilita la serratura consentendo l’entrata.