Norme impianti antincendio e fumi
L’aumentata necessità di sicurezza dei lavoratori, ha permesso l’avvicendarsi di nuovi standard in azienda, volti a ottenere questo risultato. Come anche l’installazione di impianti di rilevazione fumi e antincendio, ormai divenuta obbligatoria sia per PMI che per grandi imprese, per la tutela del personale, del patrimonio aziendale, dell’intera collettività. A cosa servono e cosa prevede la più recente normativa rilevazione fumi e incendi. Il breve focus degli esperti di C.R. Impianti.
Perché gli impianti di rilevazione fumi e incendi sono indispensabili in azienda
Al netto di obbligatorietà per normativa vigente, l’installazione di impianti per la rilevazione fumi e incendi, dovrebbe essere mossa dal buonsenso di chi nella stessa azienda vi lavora, e potrebbe veder essere messa a repentaglio la sicurezza e salute propria e altrui. Nonché l’integrità del ricco patrimonio d’impresa.
Tali sistemi, muniti di sensori e tecnologie d’allarme e d’intervento sempre più all’avanguardia, sono generalmente comprensivi di:
- Dispositivi per la rivelazione incendi. Aiutano a individuare la presenza di fumo, calore, gas tossici nell’aria, in modo da attivare un sistema di allarmi che avvisi il personale e dia il tempo non solo di mettersi in sicurezza, ma anche di intervenire prima che il fuoco di propaghi.
- Devices d’estinzione incendi, che rilasciano agenti estinguenti, per spegnere l’incendio.
- Dispositivi di ventilazione antincendio, che consentono di evacuare il fumo e il calore dall’edificio.
- Segnaletica per la sicurezza: include cartelli e illuminazione d’emergenza per le vie di fuga, per evacuare in modo rapido e sicuro lo stabile.
Normativa rilevazione fumi e incendi
Come già anticipato, l’installazione di impianti antincendio e di rivelazione fumi, è oggi obbligatoria per Legge, per tutte quelle realtà impresarie e produttive con almeno un lavoratore. A stabilirlo è il DM 1 settembre 2021 che, oltre a sancire la necessaria predisposizione in azienda di tale sistemistica, impone anche che venga configurata da soli professionisti abilitati e in possesso di adeguata certificazione allo svolgimento di servizio.
Sempre secondo tale recente normativa, gli impianti antincendio devono essere sottoposti a verifiche e manutenzione periodica (con anche controlli campione da parte delle autorità competenti di Vigili del Fuoco e tecnici ASL), per garantirne il corretto e reale funzionamento ai fini di sicurezza.
Tuttavia, le Leggi pubbliche che regolano questo frangente della sicurezza aziendale e sul lavoro sono molte altre:
- DM 3 agosto 2015. Indica le disposizioni per la prevenzione degli incendi, la lotta antincendio e la sicurezza degli edifici, definendo i requisiti per la progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione degli edifici, nonché le modalità di installazione e manutenzione degli impianti di rivelazione incendi e fumi.
- D.Lgs. 81/2008. Stabilisce, per i datori di lavoro, le misure da adottare in azienda a prevenzione e protezione da incendi, per la sicurezza dei lavoratori e del patrimonio aziendale.
- D.M. 10 marzo 1998. Include disposizioni per la prevenzione di incendi nei luoghi di spettacolo, esercizi adibiti all’intrattenimento.
- Norma UNI 9795:2021. Stabilisce i criteri per la progettazione, l’installazione, l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rilevazione e segnalazione di allarme incendio. Redatta dalla stessa commissione UNI Protezione attiva contro gli incendi, prevede la predisposizione obbligatoria in azienda di sistemi con il compito di allertare gli occupanti dell’edificio per emergenza in corso.
- Codice di Prevenzione Incendi (CPI). Pubblicato dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, include prescrizioni e disposizioni tecniche che stabiliscono modalità di prevenzione incendi.
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