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direttiva europea case green

Case green: una nuova legge chiede classe E entro il 2030

È questo un argomento che sta molto a cuore a C.R. Impianti, che svolge quotidianamente la sua attività nel pieno rispetto ambientale e con un particolare occhio di riguardo alla proposta di soluzioni di impiantistica sempre più innovative ed ecosostenibili. Lo scorso 12 marzo 2024, il Parlamento Europeo ha emanato la Direttiva Europea Case Green, che abbraccia un interessante giro di manovre, con l’obiettivo primario di ridurre le emissioni di CO2 a effetto serra e il consumo energetico degli edifici. Scopriamo insieme tutte le nuove imposizioni e scadenze per i Paesi membri del Vecchio Continente, con particolare riferimento a cosa accadrà per gli edifici residenziali.


Case e condomini: i punti salienti della Direttiva UE Case Green

Dopo un anno di aggiunte e di modifiche – per andare il più possibile incontro alle esigenze dei diversi Stati UE – lo scorso 12 marzo si è finalmente giunti alla scrittura e approvazione definitiva della Direttiva Europea Case Green (EPBD – Energy Performance of Building Directive), che fa parte del pacchetto di riforme UE, Fit for 55.

Il suo obiettivo? Raggiungere la totale decarbonizzazione e neutralità climatica del Vecchio Continente entro il 2050, attraverso costruzioni di nuovi edifici orientati alla piena ecosostenibilità, ristrutturazioni mirate di quelli già esistenti e installazione di impianti elettrici ancora più efficienti e sostenibili. Cosa prevede la Direttiva, per gli edifici residenziali, cioè le case e i condomini di tutti noi:

  • Dal 2025 – nuovi edifici residenziali realizzati a energia quasi zero.
  • Dal 2028 – nuovi edifici residenziali realizzati a emissioni azzerate.
  • Entro il 2030 – tutti gli edifici residenziali europei dovranno essere ristrutturati per raggiungere la classe energetica E.
  • Entro il 2033 – tutti gli edifici residenziali in UE dovranno appartenere almeno alla classe energetica D.
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Le deroghe alla Direttiva Europea Case Green

Le scadenze sopra citate sono tuttavia da intendersi per il solo parco di edifici residenziali, mentre per edifici pubblici, non residenziali, aziende, sono previste deroghe e ulteriori manovre. Così come accade anche per  l’efficientamento di edifici storici e di pregio architettonico, luoghi di culto, seconde case utilizzate meno di quattro mesi all’anno, immobili autonomi di superficie inferiore ai 50 mq, edifici in zone vincolate e protette, strutture temporanee come cantieri e stabilimenti balneari, nonché gli alloggi pubblici sociali.


In lavorazione un Passaporto digitale

Lo studio di manovre che permetteranno all’Unione Europea di passare dal consumo energetico attuale di 91-120 kWh per mq a quello di soli 71-90 kWh per mq, per poi arrivare alle zero emissioni entro il 2050, non è l’unica novità presente nella Direttiva Europea Case Green. È atteso infatti anche l’arrivo di un Passaporto di ristrutturazione. Un documento digitale che verrà redatto esclusivamente da un esperto qualificato e certificato dallo stesso Stato membro, che potrà decidere anche se renderlo o meno obbligatorio di rilascio nel suo Paese. Esso contiene tutti i passaggi svolti a livello tecnico, impiantistico e costruttivo su un particolare edificio, così dimostrando il suo cammino verso la migliore sostenibilità.


Quali sanzioni sono previste per chi non rispetta i termini di Legge

Come accade per ogni applicazione normativa, la Direttiva UE Case Green prevede anche l’imposizione di sanzioni in caso di mancato adeguamento degli Stati membri al suddetto pacchetto di Leggi, che può tradursi anche nel divieto di vendita e affitto delle case, nonché nella perdita sensibile di valore immobiliare.

Operativamente parlando, spetta ai singoli Stati UE decidere le esenzioni dalla norma e gli incentivi che permetteranno ai cittadini di raggiungere gli obiettivi di salvaguardia ambientale stabiliti. Per questo, ogni Paese dovrà redigere un Piano Nazionale di Ristrutturazione, realistico e inclusivo di misure che facilitino l’accesso a diverse forme di finanziamento, premi e vantaggi per chi opera ristrutturazioni significative, sovvenzioni per i cittadini più vulnerabili. 

Per un preventivo su lavori d’efficientamento energetico, contatta gli esperti di C.R. Impianti al numero +39 039.9960160 oppure all’indirizzo di posta elettronica info@crimpianti.com

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